mercoledì 31 marzo 2010

"Come è potuto succedere?" - Il dramma continuo delle elezioni italiane

Oggettivamente è difficile pensare che il voto a Cota sia basato sul ragionamento “questo si che è uno bravo ad amministrare, ora lo voto”. In confronto a un comizio di Cota paiono pensieri di un filosofo post kantiano anche le grida dell’arrotino. E questo fa riemergere l’annosa domanda “Come è potuto succedere?”



“Come è potuto succedere?” questa è la frase che viene ripetuta dagli increduli elettori di sinistra al termine di ogni scrutinio (compresa la magra vittoria prodiana). “Dopo tutto quello che ha fatto Berlusconi! Le tangenti, le ragazzine, i mille vili trucchetti per sfuggire al tribunale, cosa deve fare più di così? Andare a menare gli italiani a casa uno ad uno?”.

La risposta a questa semplice domanda me l’ha data Alberto, un giovane e convinto elettore del PdL “Credi che prima non lo sapessi quello che faceva Berlusconi? L’ho sempre saputo, tutti lo hanno sempre saputo, ma non ci importa nulla”.

Non importa nulla? Ma perché? “Il voto al Pd è un voto contro Berlusconi” dice l’azzurro. “Il voto a Di Pietro? Quello bèh che è un voto contro Berlusconi!”. Il voto a Grillo è un voto contro Berlusconi e anche contro il Pd. L’astensione è un voto contro Berlusconi, contro il Pd e pure contro Grillo.

Ma anche il voto a Berlusconi è diventato un voto contro. Contro la sinistra e contro la magistratura (ovvero il dovere di rispettare le leggi). Il voto alla Lega non è altro che un voto contro gli immigrati, non è un voto per qualcosa, ne tantomeno per una visione nuova.

Se una volta il voto alle amministrative era per decidere chi amministra al meglio una regione o un comune, oggi è diventato un messaggio politico contro qualcuno, contro il Governo, contro l’opposizione, o anche contro tutta la politica.

CAMPAGNA VIRTUALE

Un’altra analisi da fare è quella legata alla frase con cui la sinistra si ripropone di recuperare le uova rotte nel paniere: “Scendiamo tra la gente”. Ma dove sono sti partiti che scendono tra la gente? In Emilia Romagna hanno avuto il boom di voti la Lega e i grillini. Ma dove sono? I voti sono dati a conseguenza di un sentore nazionale in cui il ruolo dei singoli territori ha valore solo come tradizione. Il voto non avendo più ideologia si aggrappa alla abitudine familiare da un lato e alla “moda” dall’altro. I partiti che hanno un’immagine più in voga prendono più voti.

Uno dei lati da notare del fenomeno Grillo, come dell’ogranizzazione del No-B day e il picco di ascolti del Rai per una notte è internet. Se Berlusconi ha capito per primo in Italia che avere in mano la televisione voleva dire tenere in mano il paese, oggi la tecnologia ha nuove armi di influenza, peraltro più convincenti, perché considerate più informali, più dirette e in qualche modo più sincere.

Oggi internet può spostare circa il 5% dei voti, soprattutto quelli dei giovani, che non hanno ancora abitudini di voto così radicate. Questo lo aveva capito Obama, che ha fatto moltissima “campagna virtuale” e lo ha capito anche Grillo.

venerdì 26 marzo 2010

La lunga notte dell'informazione - Rai per una notte











“Anno Uno, Berlusconi Zero” si legge su un manifesto davanti al Pala Dozza dove arriva il pullman organizzato dall’associazione Ravenna Punto a Capo che si unisce ad altre centinaia di associazioni che sostengono la liberà di espressione.
Una trasmissione davvero unica. Il palazzetto è gremito da migliaia di persone e milioni stanno seguendo la trasmissione, oscurata dalla Rai, dai maxischermi nelle piazze, dai computer, in radio o da canali satellitari; segno che la libertà di espressione, come un fiume carsico, non è arginabile. “Rai per una notte”, organizzata dai sindacati dei giornalisti Fnsi e Usigrai è un segno forte, come non era successo mai, nemmeno dopo l’ “editto bulgaro” che otto anni fa aveva espulso dalla Rai il compianto Enzo Biagi, Santoro e Luttazzi. Una serata che non sarebbe potuta nascere se non dopo il sussulto popolare che ha riempito le strade di Roma con lunghi cortei Viola. “Il Goverono deve governare, non comandare” dice una voce al microfono prima che inizi la diretta e il palazzetto esulta come con non aveva mai fatto per nessun successo della Fortitudo, che solitamente gioca nella sua struttura. Perché solitamente la televisione ha luoghi più consoni per essere trasmessa, solitamente.

Gli ospiti della serata sono numerosissimi dal tagliente Travaglio a un Luttazzi “che sarà sicuramente denunciato”, Floris, Lerner, Iacona, musicisti come Nicola Piovani (che esegue dal vivo la musica della sigla di Anno Zero), Elio e le Storie Tese e i contributi di Benigni, Crozza e molti altri, ma soprattutto una marea di persone, soprattutto giovani. “Agli italiani piace farsi comandare a bacchetta, se poi si accorgono che non va bene quello che fa chi comanda lo impiccano a testa in giù. Ci vorrebbe una rivoluzione” dice il regista Monicelli al microfono di Sandro Ruotolo. "l'uso che Berlusconi ha fatto della Tv pubblica è un uso criminoso" ha detto Luttazzi "...erano otto anni che aspettavo di dirlo".
“Andrò a cercare la libertà in Zimbabwe” scherza Beningni ironizzando sul testo delle intercettazioni in cui il direttore della Rai affermava che le richieste di Berlusconi non sarebbero state accettate nemmeno nello Zimbabwe. Ma l’ospite più rilavante il pubblico, un’onda di giovani festosi che dopo la serata invade Bologna con musica e parole.

“Un bravo giornalista deve far arrabbiare almeno una persona al giorno” è la frase che dicono ai giornalisti quando vengono assunti alla BBC. A giudicare dall’esito direi che questa serata è sicuramente stata una serata di vero giornalismo.

martedì 23 marzo 2010

La polizia replica duramente alle accuse del Governo


COMUNICATO STAMPADEL 21 MARZO 2010Oggetto: Il Pdl attacca la Questura di Roma sui numeri della manifestazione di ieri.Maccari (COISP): “Questo Governo è una farsa senza precedenti… non perde tempoper pugnalare la Polizia alle spalle, si vergogni!”Un Governo che sfila contro un altro potere dello Stato (visto che ieri a Roma abbiamo sentito soloslogan contro la Magistratura che è un potere dello Stato) e che smentisce i propri organismi (vistoche stamattina gli organizzatori della manifestazione di Roma contestano i dati della Questura che, sequalcuno se lo fosse dimenticato, è composta da uomini della Polizia che si chiama di Stato…).Questo è il paradosso kafkiano, il festival dell'assurdo che sta vivendo in questo momento l'Italia,probabilmente senza neanche accorgersi della gravità di quanto accade. Franco Maccari, SegretarioGenerale del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia - attacca duramente le osservazioni deirappresentanti del Governo e lo stesso Premier che “nel tentativo di accreditare un altro suofallimento - dice Franco Maccari - fa pronunciare ai suoi uomini parole dai contenutipericolosissimi. Cosa spera di ottenere se Gasparri parla di un Questore in coma etilico e Cicchittodefinisce la Polizia deviata? Glielo diciamo noi cosa otterrà - dice ancora Maccari - un violentoscontro sociale senza precedenti in cui i mandanti, questa volta in maniera palese, (in altri tempi lofurono in maniera oscura), saranno proprio i rappresentanti del Governo che dovrebbero tutelare lasocietà e non darla in pasto ai beceri istinti di chi, nel nome di un'impunità che sente arrivare dall'alto,si sentirà autorizzato a sbeffeggiare il lavoro di tutti quei Poliziotti impegnati nella tutela dellasicurezza e della legalità”.“Caro Presidente Berlusconi - dice ancora il Segretario Generale del Coisp - ci giunge voce, e non èsolo una voce, che il suo coordinatore nazionale abbia inviato una lettera ai delegati abruzzesi per"intimargli" di raggiungere il numero di cinquanta pullman per Roma. Sa cosa significa questopoliticamente? Significa che quella piazza la volevano in pochi, significa caro Presidente, che i primia mettere in pericolo la gestione dell'ordine pubblico sono stati i suoi uomini intimando alla gente dipartecipare. Questo Governo è la farsa di se stesso – conclude il leader del Sindacato Indipendentedi Polizia - non una parola da quel palco è stata pronunciata in favore delle Forze dell'Ordine, non unprovvedimento è stato annunciato sulla sicurezza nelle città. Eppure c'erano candidati alle presidenzedi regioni “ad alto rischio” come la Calabria, che hanno fatto la parte dei servi sciocchi, cantando lacanzone che il padrone aveva ordinato loro di cantare. Presidente il vero coma etilico è quello in cuiLei tenta di mandare questo Paese ubriacandolo di un vino di ultima scelta”.Con gentile richiesta di pubblicazione e consueta attenzione giornalistica.

giovedì 18 marzo 2010

Così si misura in Rumagna

La misura più piccola è un cichinen
Cun 10 cichinen us fa un pizgot
Cun 10 pizgot us fa un pogn
Cun 10 pogn us fa un zemna
Con 10 zemna us fa una sportal
Con 10 sportal us fa un sac
Cun 10 sec us fa un car
Cun 10 cher us fa una caruvana
Cun 10 caruvan us fa un treno
E cun 10 treno us fa un sbrombal

Piò d’ice us schopa!

mercoledì 3 marzo 2010

Ok alla patata Ogm


La Commissione Europea ha autorizzato la coltivazione della patata geneticamente modificata.