tag:blogger.com,1999:blog-57578881984243365132024-02-22T10:53:22.282+01:00Lotta con classe blog di Matteo CavezzaliCi sono cose di cui non è opportuno ridere, ma non le abbiamo trovate. Matteo CavezzaliRedazionehttp://www.blogger.com/profile/17968681134174370015noreply@blogger.comBlogger45125tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-3012702464672235922011-09-01T15:28:00.000+02:002011-09-01T15:28:24.853+02:00C'è vita umana venti mila leghe sotto i mari<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5NBl6Lrc3RDZzTKwZNo_jEwbD26_XZ56k8ChMA7qD7cShAJrcNzTHpATcvzEvtuEgl5mu7KYa_9Mg-z8iGvp_Jf4v9r6SXOelp-_Qs2LA9pj8v-YEh48pGYBuNh0q3KatAFtBTOGHgzNE/s1600/45F16700DC9E72FBF3B42EB60C7821E6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5NBl6Lrc3RDZzTKwZNo_jEwbD26_XZ56k8ChMA7qD7cShAJrcNzTHpATcvzEvtuEgl5mu7KYa_9Mg-z8iGvp_Jf4v9r6SXOelp-_Qs2LA9pj8v-YEh48pGYBuNh0q3KatAFtBTOGHgzNE/s400/45F16700DC9E72FBF3B42EB60C7821E6.jpg" width="400" /></a></div><div class="testo" style="color: #000003; font-family: Arial, Helvetica, Verdana, Tahoma; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 10px;"><br />
</div><div class="testo" style="color: #000003; font-family: Arial, Helvetica, Verdana, Tahoma; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 10px;">Duecento metri sotto il mare la terra sembra la luna, il lato oscuro della luna. I movimenti sono rallentati, la sabbia è chiara e la visibilità e ridotta. Ci sono pesci, crostacei e alghe che non vedono mai la luce del sole. Duecento metri sotto il mare ci sono anche tubature di metallo, condotti in cui corrono gas, metano e altre sostanze fondamentali, per questo è necessario che tutto il percorso avvenga velocemente e senza dispersioni. </div><div class="testo" style="color: #000003; font-family: Arial, Helvetica, Verdana, Tahoma; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 10px;">È per questo motivo che alcuni uomini scendono in queste profondità semi inesplorate per lavorare. Marcello Casadei è un ragazzo come molti, ha trentatré anni, vive a Cervia ed è uno dei sommozzatori che ha partecipato al documentario di Yuri Ancarani <span style="font-style: italic; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">Piattaforma Luna</span>. Vive a metà tra terra e mare. Fa l’OTS, Operatore Tecnico Subacqueo: scende nelle profondità per riparare queste enormi tubature per Eni, Agip e altre aziende. Saldature a freddo fatte a centinaia di metri sotto il livello delle piattaforme. Per 28 giorni vive in una stanza iperbarica, una sfera di tre metri di diametro dentro cui trascorre le giornate con uno, due o tre compagni, mentre il corpo si abitua alla pressione del fondale del mare. «Noi la chiamiamo “bin” – racconta Casadei – ovvero “bidone”, lo diciamo per scherzo, ma rende l’idea delle sue dimensioni». <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />In questa piccola stanza dormono uno sopra l’altro in letti a castello. Hanno un tavolo pieghevole e un bagno. Ogni sedici ore escono in mare per lavorare nelle profondità per quattro ore di fila. Indossano una muta tenuta a temperatura corporea grazie a una canalina di acqua calda che corre a serpentina tutto attorno al corpo. La testa invece rimane all’asciutto in un casco da palombaro da cui possono comunicare con un collega nella camera. Una luce illumina il fondale dalla “campana” con cui si calano. Respirano ossigeno mescolato con elio e tra loro parlano con vocine buffe come quando si aspira il gas dai palloncini per scherzo. «Nemmeno il cibo è normale là sotto – spiega – quando superi i 150 metri di profondità se mangi piselli o patate sa tutto della stessa cosa, sa tutto di niente». <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Marcello ha lavorato nei fondali della Costa d’Avorio, dell’Indonesia, dell’Adriatico, del Congo fin dal 1999. È un freelance, ma non fa questo lavoro per guadagnare soldi, «non si prende molto, si è pagati come semplici metalmeccanici». Lo fa perché gli piace. Ama rimanere a bocca aperta per le meraviglie sottomarine. «Sono contento che il film sia a Venezia, la gente deve conoscere questo lavoro». Alle prime immersioni non c’era modo di comunicare con la terra se non con un ponte radio. Oggi c’è il wi-fi che permette di fare qualche telefonata, ma non sempre perché le batterie sono acide e potrebbe essere pericoloso tenerle a quella pressione.Capitano cose strane nel fondo del mare. Come essere circondati da un branco di barracuda mentre si sta facendo una saldatura. Oppure, mentre si scende con gru ad uncino, capita di veder passare accanto a sé due squali e ci si sente come vermi in cima a un amo. <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />«Una volta mentre stavamo lavorando ci ritrovammo al buio completo. Capii che qualcosa si era messo tra noi e le luci. Ebbi un brivido, non sapevo cosa fare, pensavo “mi giro o non mi giro?”, “mi muovo o rimango immobile e aspetto che torni la luce?”. Non ero sicuro di voler sapere perché non si vedeva più nulla. Mi voltai e vidi il muso di una cernia gigante. Era enorme, mi misi accanto a lei, era più lunga di me con le pinne. Allora le diedi una carezza e si spostò. Tornò così la luce». È come in un romanzo di Jules Verne che scriveva «Il mare è l'immenso deserto dove l'uomo non è mai solo, poiché sente fremere la vita accanto a sé». Alla fine di ogni missione sono necessari diversi giorni di decompressione graduale per riabituarsi alla terra ferma, alla vita normale, poi un mese di riposo, prima di ripartire verso un altro mare.</div><div class="testo" style="color: #000003; font-family: Arial, Helvetica, Verdana, Tahoma; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 10px;"><br />
</div><div class="data" style="color: #000003; font-family: Arial, Helvetica, Verdana, Tahoma; font-size: 13px; font-style: italic; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 10px;">Ravenna&Dintorni 1 settembre 2011</div>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17968681134174370015noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-29066995535108864812011-05-18T18:12:00.000+02:002011-05-18T18:12:19.531+02:00Insensibilità<!--StartFragment--> <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtEDjmbNGlZrkvnbMng4mYUwWoS9ib2SLCgDsEMrUmBkbxPLhs_nLIhxCXV8UvTY6A2zI7nhp_p-_if6fckYowMGg4gtkj4fn0dlyGVsaGXzkXgKWbcwIMxlAZVYTeu2254oIfk8ftV3PF/s1600/11vivisezione.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtEDjmbNGlZrkvnbMng4mYUwWoS9ib2SLCgDsEMrUmBkbxPLhs_nLIhxCXV8UvTY6A2zI7nhp_p-_if6fckYowMGg4gtkj4fn0dlyGVsaGXzkXgKWbcwIMxlAZVYTeu2254oIfk8ftV3PF/s320/11vivisezione.jpg" width="224" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Chiedi alla vicina di casa mentre passa l’aspirapolvere</div><div class="MsoNormal">Chiedi alla donna grassa che mangia un panino al prosciutto</div><div class="MsoNormal">Chiedi al cacciatore che pulisce la pineta dalle bottiglie</div><div class="MsoNormal">Chiedi al presidente del comitato in difesa del mondo</div><div class="MsoNormal">Chiedi alla ragazzina che disegna i cuori sul quaderno del compagno di classe</div><div class="MsoNormal">Chiedi al tizio che gira con il telecomando in tasca</div><div class="MsoNormal">Chiedi alla donna che riempie il carrello di prodotti macrobiotici</div><div class="MsoNormal">Chiedi al postino che recapita le bollette</div><div class="MsoNormal">Chiedi al marito che paga le bollette</div><div class="MsoNormal">Chiedi alla moglie che dà i soldi al marito per pagare le bollette</div><div class="MsoNormal">Chiedi agli operai in cassa integrazione</div><div class="MsoNormal">Chiedi al posteggiatore abusivo che non ha mai guidato una macchina</div><div class="MsoNormal">Chiedi al mulettista del Conad che sposta 300 colli di banane al giorno ed è allergico alle banane</div><div class="MsoNormal">Chiedi alla cassiera della profumeria che si lamenta di avere solo clienti donne</div><div class="MsoNormal">Chiedi a chi piange davanti ai film drammatici</div><div class="MsoNormal">Chiedi a chi piange davanti al telegiornale</div><div class="MsoNormal">Chiedi a chi piange davanti allo spot della bauli</div><div class="MsoNormal">Chiedi a chi si ubriaca prima di guidare</div><div class="MsoNormal">Chiedi a chi prega ogni domenica</div><div class="MsoNormal">Chiedi a chi trova una banconota da 50 euro sul marciapiede</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Chiedi a chiunque</div><div class="MsoNormal">Tutti ti risponderanno che degli animaletti che vengono sacrificati per la ricerca non gliene frega un cazzo a nessuno.</div><!--EndFragment-->Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17968681134174370015noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-8307263587182881542011-03-17T10:28:00.001+01:002011-03-17T10:35:42.853+01:00L’Italia s’è desta. Dormito bene?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimknUrtaRvUH3VZKNUdF99vinoyiOTsNokbhYF8ZomLUJq8IVL7A3fFimgPanGjQTpS_RK9E5h4Sm59OTumiMgCNjo-sxjp9RakRp9WAwRttqTQ4F6omPZsqLhAqz2s-E4Yc35Qymwq5u-/s1600/006.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="247" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimknUrtaRvUH3VZKNUdF99vinoyiOTsNokbhYF8ZomLUJq8IVL7A3fFimgPanGjQTpS_RK9E5h4Sm59OTumiMgCNjo-sxjp9RakRp9WAwRttqTQ4F6omPZsqLhAqz2s-E4Yc35Qymwq5u-/s320/006.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Fratelli, cugini e cognati d’Italia</div><div class="MsoNormal">Amici e conoscenti</div><div class="MsoNormal">L’Italia s’è desta. Dormito bene? Abbastanza.</div><div class="MsoNormal">Terra di santi che in vita furono assassini</div><div class="MsoNormal">Di navigatori che dovettero chiedere soldi e navi alle regine di Spagna o di Portogallo</div><div class="MsoNormal">E di poeti di cui rimane Sandro Bondi</div><div class="MsoNormal">Un paese dove gli immigrati si sentono italiani </div><div class="MsoNormal">E gli italiani non si sentono italiani</div><div class="MsoNormal"><br />
In che stato si è ridotto il nostro stato.<br />
<br />
</div><div class="MsoNormal">E d’altra parte cosa ti aspetti da un paese fatto come uno scarpone?</div><div class="MsoNormal">Uno stivale circondato d’acqua che ti ci bagni i piedi</div>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17968681134174370015noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-76051169650188088212010-12-13T18:28:00.000+01:002010-12-13T18:28:17.848+01:00Un appello contro la fama nel mondo<!--StartFragment--> <br />
<div class="MsoNormal"><!--StartFragment--> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQAtItoEczYkKJtWf11-e_A1mNGDHSdwqGC-MTkANgqtU39pYVJMyxix5T184ohj64F6Vfdio4JQixe9IPr2hfTLhOIGaA5xo3LpC8S1zcL5ejqzyfUR3A6_ixs1ia03HgCOHNoklXyYLB/s1600/2963094580_d09b063002_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQAtItoEczYkKJtWf11-e_A1mNGDHSdwqGC-MTkANgqtU39pYVJMyxix5T184ohj64F6Vfdio4JQixe9IPr2hfTLhOIGaA5xo3LpC8S1zcL5ejqzyfUR3A6_ixs1ia03HgCOHNoklXyYLB/s400/2963094580_d09b063002_o.jpg" width="310" /></a></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><o:p></o:p></div><div class="MsoNormal">Firmate anche voi questo appello contro la fama nel mondo</div><div class="MsoNormal">La fama che spinge i bassi a sfracellarsi da grattacieli altissimi</div><div class="MsoNormal">Contro il prurito suscitato dal proprio volto su uno schermo televisivo</div><div class="MsoNormal">Contro chi crede di conoscere persone che non sanno nemmeno che lui esista <o:p></o:p></div><div class="MsoNormal">Contro chi pensa che la fama renda immortale chi è morto in nome della fama</div><div class="MsoNormal">Contro chi vuole vedere il proprio volto andare in giro staccato dal corpo</div><div class="MsoNormal">Contro chi vorrebbe che altri sentissero la sua voce mentre lui non apre la bocca</div><div class="MsoNormal">Contro chi pensa che tutto questo sia normale</div><div class="MsoNormal">Firma un appello contro la fama nel mondo</div><!--EndFragment--> <br />
<!--EndFragment-->Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17968681134174370015noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-43265830568504811692010-11-12T17:28:00.002+01:002010-11-12T17:30:48.418+01:00Minculpop - haiku politico 1<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: x-large;">"MENO PENSI PIU HAI TEMPO LIBERO"</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrnlCZtjYrhUVg33XkIQ_MXpvmgsRO5u0YMkHvvaBAXQI6TtRy4s3dIm9fcS5knjBbmLfUV-n7cG00_TIj5iRLcxBakbZ3xwIQK-fIqC70gA2wvcxZOVGyvtiT1YCfR56fzhpqpgXYizpF/s1600/3081709434_6c5e41f721_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrnlCZtjYrhUVg33XkIQ_MXpvmgsRO5u0YMkHvvaBAXQI6TtRy4s3dIm9fcS5knjBbmLfUV-n7cG00_TIj5iRLcxBakbZ3xwIQK-fIqC70gA2wvcxZOVGyvtiT1YCfR56fzhpqpgXYizpF/s400/3081709434_6c5e41f721_o.jpg" width="400" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17968681134174370015noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-56613843676689723232010-11-05T16:48:00.000+01:002010-11-05T16:48:43.940+01:00Le colpe dei vinti: la storia dell’uomo che valeva una pietra<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;"><strong>Quando le cose andavano bene i vinti erano già stati sconfitti. </strong></div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;"><br />
</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;">Nella società del guadagno ogni persona vale per una cifra mensile. Più è alta quella cifra, maggior valore avrà la persona nei confronti degli altri e maggior peso avrà per la società la sua vita. Dal grado zero del barbone o dell’immigrato in su, fino ad arrivare a persone semi divine e ricche di ricchezza. </div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;"><br />
</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;">Nel mezzo c’è una vastissima fascia di persone che pur non essendo la feccia della società non valgono nulla di più di un punto qualsiasi della massa stessa. </div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;"><br />
</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;">Questa fascia intermedia funge da sciolina su cui scorrono gli ingranaggi della società. Con le loro otto ore al giorno di lavoro queste persone irrilevanti vedono il proprio corpo e la propria vita consumate e tritate dagli ingranaggi di un macchinario che non sono nemmeno in grado di percepire. </div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;"><br />
</div><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJ5kWYEyyS3gaekNm47Ml-vRM0ufjS0DCW6xHKlaWTIp5ogkvkxubw73v2UVMUSh9EGBiFDQFoEQwQTAX4thRbw5iTykqzZbRhe5gCoKwp_GlpDaiJEc8lMwOfrtsJjqUxCL3Uc0oi1F4E/s1600/3195835458_93424e1e20_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" px="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJ5kWYEyyS3gaekNm47Ml-vRM0ufjS0DCW6xHKlaWTIp5ogkvkxubw73v2UVMUSh9EGBiFDQFoEQwQTAX4thRbw5iTykqzZbRhe5gCoKwp_GlpDaiJEc8lMwOfrtsJjqUxCL3Uc0oi1F4E/s400/3195835458_93424e1e20_o.jpg" width="306" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;">Tra di loro gli operai della <strong>fabbrica delle pietre</strong>. Ogni giorno ognuno di loro produceva 10 pietre. Alla fine del mese erano pagati con una pietra.</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;"><br />
</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;">Finchè le cose andavano bene però questa massa informe di teste e corpi non si poneva domande. Faceva il suo lavoro senza chiedersi se ciò che stava facendo e che faceva per la maggior parte della sua vita avesse un significato o no; dava un valore al proprio lavoro dagli 800 ai 1500 euro al mese, chi più, chi meno. Amen. </div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;"><br />
</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;">Per gli operai della fabbrica il lavoro di un mese era una pietra. </div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;"><br />
</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;">Il fatto che avvitasse bulloni, vendesse televisori o spingesse dei tasti su un computer o fabbricassero pietre era irrilevante. </div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;"><br />
</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;">Ciò che già stava accadendo era che nell’ombra, mentre i più si accontentavano di vendere la propria vita al prezzo di una pietra, qualcuno accumulava montagne enormi di pietre proprio grazie al lavoro di questi molti. </div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;"><br />
</div><br />
<strong>Ciò che questi padronetti vendevano era la sicurezza</strong>. “Tu ti siedi lì per otto ore e io ti garantisco quei pochi spiccioli che ti sono sufficienti a pagare affitto, bollette a comprarti la televisione e la pizza e se non rompi le palle pure la macchina. Io ti do una bella pietra e tu stai zitto”.<br />
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Poi fu la crisi. Il caos. Il tacito accordo tra lo sfruttatore e lo stolto saltò in aria quando <strong>lo stolto si vide togliere la sicurezza, la libertà di non pensare al domani, che era l’unica cosa che davvero voleva nella vita</strong>. Il padronetto lo aveva licenziato perché non voleva rinunciare nemmeno a una delle pietre che aveva messo da parte quando nessuno lo stava guardando. <br />
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Ora il padronetto si trova tutti gli occhi addosso. Il padronetto sudaticcio era pieno di pietre. Le aveva nascoste nei pantaloni, dentro le scarpe, sotto il cappello a cilindro e dietro la schiena. <strong>“Guardate!”</strong> grida un uomo dal pubblico “è pieno di pietre che ha guadagnato con le nostre otto ore giornaliere di lavoro!”<br />
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E dicendo questo <strong>gli tirò in testa la sua pietra</strong>.Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17968681134174370015noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-24682476390409386422010-10-20T17:14:00.001+02:002010-11-25T16:45:49.589+01:00Dio preferisce gli atei<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><img border="0" height="305" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuN6Ho8P6znauoY-VSqCj9kvg7PEcGmjg53ZY5y6w-ZjlE0zpwRIdTazTujvQvWValajZ8bHwkcn70Ykbg-tqnGGT6axV-WmVeT9yOFejsvF95T0sFjaH_fdd9vDYFL9tH5XCffn1Z31JG/s320/triangolo_Dio.gif" width="320" /></div><div align="left" class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ecco perché, con grande rammarico dei cattolici, Dio preferisce gli atei:</div><br />
<br />
<br />
<br />
1 - Non lo pregano per farsi dare i numeri del lotto<br />
<br />
2 - Non lo disturbano la domenica mattina<br />
<br />
3 - Trovano perlomeno anti-igienico mangiarsi il suo corpo e bersi il suo sangue<br />
<br />
4 - Non gli fanno le corna con Padre Pio<br />
<br />
5 - Quando “si toccano” non mandano un prete a raccontarglielo<br />
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<br />
<div style="text-align: right;">Per questi e molti altri motivi… Dio preferisce gli atei</div><br />
Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17968681134174370015noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-2945817085438072682010-10-11T18:11:00.000+02:002010-10-11T18:12:56.658+02:00fac-simile di Bando pubblico trasparente e per tuttiIl nostro è un bando PUBBLICO e quindi APERTO a chiunque, senza alcun tipo di favoreggiamento e pregiudizio. <br />
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<br />
Può partecipare chiunque abbia i seguenti requisiti base strettamente connessi all’attività che dovrà svolgere:<br />
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- licenza elementare<br />
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- ami la pesca<br />
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- abbia una auto verde<br />
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- pesi 68 kg<br />
<br />
- abbia raggiunto l’età di 48 anni<br />
<br />
- lavori da almeno 5 anni nella posizione per cui è aperto il bando<br />
<br />
- abiti in via Roma al civico 42<br />
<br />
- abbia un cognome che finicta in …ini<br />
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Chiunque abbia queste caratteristiche è libero di accedere al concorsoRedazionehttp://www.blogger.com/profile/17968681134174370015noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-34711134598170869182010-10-08T17:18:00.000+02:002010-10-08T17:23:32.920+02:00Fabrizio Corona si dà al teatro: "sarò il nuovo Carmelo Bene!"Ci sono cose su cui non è opportuno ridere. Alcuni pensano che sia la morte di una persona. Altri pensano che sia Dio e i suoi parenti/amici. Io ritengo che sia la notizia che Fabrizio Corona si proclama il nuovo Carmelo Bene.<br />
<br />
L’annuncio non può che deliziare i palati più raffinati. Finalmente gli amanti del teatro di ricerca che ancora piangevano il genio di Carmelo Bene potranno finalmente appagare la propria brama. <br />
<br />
“Sto preparando un monologo a teatro, stile Carmelo Bene, dove racconto tutta la mia vita. Andrà nei dieci teatri più importanti d’Italia: debutto a Torino”. Ha dichiarato Fabrizio Corona.<br />
<br />
Sebbene Fabrizio Corona sia noto ai più per problemi avuti con la giustizia, per ricatti, paparazzate, atti di bullismo, tatuaggi, rutti e presunte storie di sesso con esseri a metà tra l’uomo e la bestia, cela dentro di se lo spirito di un vero poeta e artista che aveva per anni dovuto tener sopito per non perdere la reputazione. Chi lo avrebbe mai detto? Sua madre no. Dopo il coming out di Tiziano Ferro che ha rivelato di essere gay shockando le fan anche l’outing di Corona artista di teatro sperimentale ha deluso molti pusher delle discoteche di Milano Marittima. <br />
<br />
“Sarà un monologo sulla mia vita fatto in stile Travaglio”. Rilancia. E su questo ha ragione: si parlerà di processi, cocaina e di prostitute. <br />
<br />
La cosa però che non mi fa ridere di questa faccenda che ai cuori più leggeri potrebbe sembrare ilare è che il Fabri Corona ha ragione. È lui il simbolo della nostra cultura, il legittimo erede di Bene, la differenza è che Corona riempirà i teatri come Bene non aveva mai fatto.Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17968681134174370015noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-36573130515895787542010-09-22T16:56:00.000+02:002010-09-22T16:56:09.087+02:00E la pecora prese coscienza<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqO3OPp6exPuPwAW6ibO1svsGxZKbmAUgdCq-pTHxOwfAGaWPKMXwL_GYX6fRT83rpbQztHk7iqehvsfyC0_63P9_svwUjaQRR4Rpo76Jk1Qv0j3SFH5lia7HjVHorXP7c1eKyFopiumrh/s1600/Pecora.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="325" px="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqO3OPp6exPuPwAW6ibO1svsGxZKbmAUgdCq-pTHxOwfAGaWPKMXwL_GYX6fRT83rpbQztHk7iqehvsfyC0_63P9_svwUjaQRR4Rpo76Jk1Qv0j3SFH5lia7HjVHorXP7c1eKyFopiumrh/s400/Pecora.jpg" width="400" /></a></div><br />
<br />
La pecora fu scossa da un fremito.<br />
<br />
Come aveva potuto per anni rimanere in mezzo a quel gregge? <br />
<br />
Come aveva fatto a rimanere lì a brucare l’erba per tutto quel tempo? Come aveva potuto assecondare le voglie del pastore senza nessuna remora? Perché mai si era fatta complice di tali compagni di branco, si era fatta tosare ogni anno e aveva ceduto al pecoraio il suo prezioso latte per farne vile formaggio? <br />
<br />
Come aveva potuto lasciarsi intimidire dai lontani ululati del lupo che l’avevano convinta a rimanere accanto agli altri? Eppure non aveva mai visto una sua compagna sbranata da un animale selvatico, ma ne aveva viste a decine finire sul girarrosto dei suoi protettori?<br />
<br />
Cosa mai l’aveva spinta così a lungo ad aspettare di diventare il pasto di uno sconosciuto?<br />
<br />
Non poteva più sopportare tutto questo!<br />
<br />
Fu così che la pecora prese coscienza. Alzò il muso all’aria e disse: bee.Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17968681134174370015noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-15559178481643486132010-09-08T16:43:00.000+02:002010-09-08T16:50:22.510+02:00Il Discorso Qualunque<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNvK7GvfijNuzDEy_tALf8BI_7p82IPauwVdoX8hv60xx2MlTJmBUV1E-hfs13ATweoiLDtqx7wPKq-0qIc-8Bt85VbzKMUp0JT1OKgHsMS4NdDcb4p5kzAXd8UcoKxySI8B7MqbsgyfiA/s1600/politica.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5514554221892996418" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 289px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNvK7GvfijNuzDEy_tALf8BI_7p82IPauwVdoX8hv60xx2MlTJmBUV1E-hfs13ATweoiLDtqx7wPKq-0qIc-8Bt85VbzKMUp0JT1OKgHsMS4NdDcb4p5kzAXd8UcoKxySI8B7MqbsgyfiA/s400/politica.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div>Non sai cosa dire? Devi fare un discorso per incitare le folle e temi di fare una figura di merda? Devi spronare i tuoi elettori/lavoratori/servitù ma non sai come? Prova con il DISCORSO QUALUNQUE POLIVALENTE<br /><br />Ovunque si vada. Dal comizio politico alla presentazione della settimana del benessere alle terme di Castrocaro, da una conferenza stampa con Napolitano alla presentazione di dei nuovi cereali al gusto di mango-papaia, dall’assemblea soci di Confindustria alla sagra del formaggio di fossa di Grattacoppa il discorso che tu leader/presidente/CdA/promoter devi fare è il DISCORSO QUALUNQUE POLIVALENTE.<br /><br />Non hai tempo di prepararti e di scoprire nel dettaglio se sta inaugurando la nuova sede di un’università di astrologia o un autolavaggio? Non sai se stai fondando un nuovo partito o se sei alla riunione di condominio? La tua risposta è nel DISCORSO QUALUNQUE POLIVALENTE </div><div><br /> </div><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5514554584601866466" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 272px; CURSOR: hand; HEIGHT: 400px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFOziDhDkAKb6OYmYCVK2Z6ETL81E5i40Imuejw3ZQkdBGPpCbN3CSn0BGaDLosVY7zQpg9iE9Qd15uI3nKdvtf0Yu6NrUronaLXPKV2Eug5YBTRcIXn2vijd3qOgvCrATIk3067Px66ah/s400/politica+-+cantare.jpg" border="0" /><br /><br /><div align="center">ECCO IL DISCORSO QUALUNQUE POLIVALENTE </div><div align="center">(valido per ogni occasione, da evitare in caso di funerali)<br /></div><div align="left">“È un vero piacere presentare questa mattina/pomeriggio/sera il nostro nuovo ed entusiasmante partito/azienda/prodotto frutto di importanti RIFLESSIONI sulla situazioni del paese/settore-del-business e di fondamentali SINERGIE sul nostro territorio.<br />In questo tempo di CRISI che sta mettendo a dura prova il nostro paese/settore-del-business e in generale tutta l’economia è fondamentale FARE SISTEMA tutti assieme. Rimboccarsi le maniche e lavorare bene producendo importanti momenti di incontro e fruttiferi risultati come nella giornata di oggi.<br />Tengo PERSONALMENTE al progetto, a cui ho dedicato molti anni della mia vita (a voce più bassa per falsa modestia), e che vede in campo le molteplici sfaccettature della nostra area/settore. Un progetto che riesce ad UNIRE TRADIZIONE E INOVVAZIONE riuscendo a GUARDARE AL FUTURO senza dimenticare di tenere VIVA LA NOSTRA TRADIZONE.<br />SÌ (con enfasi per infondere ottimismo) perché il nostro partito/azienda/prodotto è l’inizio di un’avvincente sfida che porterà al rinnovamento e al superamento di questo empasse (è francese, non si legge la “e” finale) economico e sociale.<br />I nostri avversari-politici/concorrenti/vicini-di-casa non si curano della salvaguardia della nostra COLLETTIVITÀ, invece grazie al contributo di NOI TUTTI sarà possibile pensare a un paese/settore-del-business diverso più ETICO e VANTAGGIOSO non solo per pochi, ma PER TUTTI.<br />GRAZIE ad ognuno di NOI è possibile fin da ora creare un percorso NUOVO e INNOVATIVO.<br />Da OGGI possiamo dire finalmente di essere orgogliosi di essere di questo rinnovamento.<br />Da OGGI (ripetizione per aumentare il patos) possiamo dire finalmente di essere orgogliosi di essere di questo novo partito/azienda/prodotto”.<br /><br />Grazie<br /><br />Applausi<br /><br />Strette di mani e baci (premurarsi di avere un paio di amici/figuranti-retribuiti in prima fila pronti a dare la prima pacca-sulle-spalle/abbraccio)<br /><br />Nel caso fosse necessario un discorso più lungo ripetere da “tengo personalmente” a “innovativo” ad libitum. </div>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17968681134174370015noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-49092878663269645532010-09-08T15:07:00.000+02:002010-09-08T15:08:41.161+02:00Festival- Comunque al Festival del cinema di Venezia preferisco quello di Berlino.<br />- Dici così solo perché non è in Italia!<br />- E ti pare poco?Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17968681134174370015noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-75728818890414838882010-08-25T10:42:00.000+02:002010-08-25T10:50:53.951+02:00La mappa delle vacanze<div>Ecco la mappa dei luoghi con più traffico di turisti. (Il giallo è la massima affluenza, il rosso è media, mentre i colori freddi sono per i paesi meno frequentati).</div><div><br /></div><br /><div>L'Italia è tra le nazioni più visitate assieme alla Spagna. Spicca però la città di Parigi e a sorpresa la Svizzera (da cui però molti passano per andare altrove).</div><br /><div></div><br /><p><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5509266168983422738" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 221px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJxqgmJjeEukWTQQ8RuMwSBDnXV0dmTY1CjoIx0GI3Iif-dwkzm4t7fEIRaKvMuFWRuVXxVZKrXYoxBwn_A38IR26MjH4xGvhaC7rt5kFguF9i0s4FZb2kQFZaYxqZI2ZIlcGgSngecBAv/s400/550_touristyness.jpg" border="0" /></p><p> </p><p>Ecco uno zoom sul centro Europa.</p><br /><p><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5509266406337224178" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 363px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgydBIOke06oq84WbwyhMUNkbnWcsEdLESpoeEBAXSpcj5JYG8Ua2eksB2IvgnDFc6bMhD0wb_BhgaYtZNPSbDkX0LNPyYkjTOmyprQ3UN3BYYaQpXaRxrzbSJ18_MG0d7vIfJu67RkYsuT/s400/550_touristyness+europe.jpg" border="0" /><br /></p>Le immagini sono state elaborate da <a href="http://www.bluemoon.ee/~ahti/touristiness-map/">BlueMoon.ee</a><br /><div></div>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17968681134174370015noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-74347789137236228302010-08-10T16:22:00.000+02:002010-08-10T16:41:46.133+02:00L’illegalità di lavorare un martedì d’agosto<div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLtbc-88nnHWG7sqL438YEUD6aoBrx51yrBVUmArnip5AFdyNmna8SwQ7lWM7eEbwwE4RcYtcJZFU2rSSaf5akjyTJuX9oEO5GkbWjKDI-iKm-GDZGnJPWbaF-EEQp7lZiZMUYab8aEdDG/s1600/spiaggia+beach+see.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5503787175501605666" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 319px; CURSOR: hand; HEIGHT: 400px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLtbc-88nnHWG7sqL438YEUD6aoBrx51yrBVUmArnip5AFdyNmna8SwQ7lWM7eEbwwE4RcYtcJZFU2rSSaf5akjyTJuX9oEO5GkbWjKDI-iKm-GDZGnJPWbaF-EEQp7lZiZMUYab8aEdDG/s400/spiaggia+beach+see.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div><br />Il piccolo dramma quotidiano del lavorare un martedì d’agosto consiste nel vedere il sole nel cielo ed infilarsi in una piccola stanza senza finestre a battere dei tasti di una testiera del computer.<br />Il piccolo, ma non effimero, dramma quotidiano di lavorare un martedì d’agosto è pensare alla gente in ferie che si diverte, o che magari si annoia, ma comunque è lontana da qui.<br />Il piccolo e ineluttabile dramma di lavorare un martedì d’agosto è vedere la scrivania del tuo collega di fronte vuota ed odiarlo.<br /><br />Cammino sul marciapiede bollente per le strade deserte circondato da saracinesche abbassate. Incontro solo un tedesco con una cartina e il collo arrossato dal sole che cerca disperatamente un lembo d’ombra.<br />Poi entro in redazione ed è solo aria condizionata.<br />Dopo un attimo di refrigerio la sensazione di essere in una prigione fredda come la Siberia si impadronisce di me. Quell’aria algida e innaturale turba la mente già labile del giornalista… noto senza troppo stupore che i miei colleghi stanno uscendo di testa, dicono frasi senza senso, si insultano a vicenda senza motivo, perdono le staffe e fissano il lontano sole attraverso la finestra con sguardo omicida. Tutti impazziti, mentre uno strano silenzio ammutolisce le cornette solitamente gridanti e lamortenera si impadronisce di me.<br /><br />Nella redazione semideserta si fanno i calcoli dei giorni che mancano alle ferie, ma intanto trovare le notizie pare impossibile. L’assessore è in ferie a Cuba, il politico è in vacanza alle Baleari, l’ufficio stampa è in Sardegna coi figli, il Comandante è a Lecce dai parenti, la segretaria è in ‘malattia’ ma pare che sia in montagna e il Presidente è “in riunione” (vigliacco!).<br />Nessuno risponde al telefono e se risponde ti dice “sono in barca mi richiami…” e cade la linea. Alle mail arrivano risposte automatiche con scritto “Sono in ferie, torno il 27 agosto, sarò in ufficio dal 30. Buone vacanze”. Maledetttttti. </div><div><br /> </div><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5503788862750459170" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 308px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSywgOA2hk2nj8v-tffPxKrdhinLClRAAIYB9CsaHLQCwsYI5ek07M87MSHJvblT0gPcqYK5ASQgWJJR2rfIbLSl3AYqSTGwYNFviILskkdfunIQDnb6u3CN1jwKFhpvbXCuYImC5HZz7s/s400/spiaggia.jpg" border="0" /><br />Non è salubre lavorare d’agosto. Dovrebbe essere illegale. Incita all’odio, stimola a compiere crimini violenti “ed è contro natura più della sodomia” (cit. Benedetto Ratzinger).<br /><br />Intanto gli amici, ignari o bastardi, chiamano “allora ci vediamo al mare?... come non vieni? Ah! Come! Ma non sei in ferie?”. Sì, sono in ferie, ma visto che “le notizie non dormono mai” (frase da superman) il nostro dovere civico di giornalisti è quello di lavorare sempre! Che boiata. In realtà d’estate non succede nulla. Tutti, e quindi anche “Le notizie” vanno in vacanza, comunque.<br />E il cervello si annacqua come un Calippo appoggiato su un lettino del bagno Padulo a Pinarella.<br /><br />“Aaahhh!”<br />Un collega ha tirato le cuoia, scrivendo un redazionale sui pacchetti vacanza.<br /><br />Un ultima postilla… a voi, cari amici che mi telefonate continuamente per ricordarmi che siete al mare, dico solo una cosa: Prima o poi andrò in ferie anch’io, e allora vi chiamerò tutti... Tutti!! </div>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17968681134174370015noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-74784900086227775122010-08-04T12:47:00.000+02:002010-08-04T12:51:51.628+02:00Il giallo dei giallisti svedesi<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0L2xZNwMOWipsVgwL-8a9XlS6cFTLJxnZO53tVxdXVnXQQD1H8ZxG-EyWSE5NENDeAk92ZpdDp9OrYpcnjhUDvTrk195uT7bnKjsZFSN1zaWf1wHlcu0zfYP_en6r9mtDQw4SGU5uFNsI/s1600/zoccoli.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5501505016923631554" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 298px; CURSOR: hand; HEIGHT: 400px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0L2xZNwMOWipsVgwL-8a9XlS6cFTLJxnZO53tVxdXVnXQQD1H8ZxG-EyWSE5NENDeAk92ZpdDp9OrYpcnjhUDvTrk195uT7bnKjsZFSN1zaWf1wHlcu0zfYP_en6r9mtDQw4SGU5uFNsI/s400/zoccoli.jpg" border="0" /></a><br /><div>Ogni <strong>moda</strong> che si rispetti è insensata. Il pantalone a zampa, la gelatina nei capelli, il baschetto alla Beatles o il baffo alla Freddy Mercury. Se è di moda tutto è concesso.. Però ci sono cose che superano la logica comune questo è il caso dei giallisti svedesi.<br />Tutto è iniziato con <strong>Stieg Larsson</strong> e i suoi tre gialli ambientati in Svezia. Poi la morte prematura dello scrittore ha gettato nel panico migliaia di lettori… e ora cose leggerò? Dovrò recuperare il vecchio Pavese o tirare su dalla cantina le Lettere di Jacopo Ortis? Macchè! L’amletico dilemma è stato risolto dopo che un talent scout di una nota casa editrice dopo numerose ricerche sul campo e un attento studio socio-semiotico ha fatto un’incredibile scoperta: la Svezia è piena, ma proprio piena di svedesi! Wow! Quindi basta fargli scrivere dei <strong>libri gialli</strong> e il gioco è fatto!<br />E allora via! Tutti a stampare “libri con <strong>omicidio</strong>” di qualche sconosciuto vattelapesca l’importante è che nel cognome ci fosse almeno una “ö” o una “å”. E qualcuno ha pure trovato qualche Larsson (che non era nemmeno parente del suddetto Stieg Larsson, ma che importa: è svedese!). E così abbiamo in libreria volumi di 500 pagine scritti da un alce o da un’aringa affumicata (tutti svedesi doc) e il giallo è diventato un prodotto tipico locale da impilare ottimamente sulla scaffalatura del libreria Billy <strong>IKEA</strong>.<br />Pare che il segreto sia proprio nel gene degli svedesi. Grazie a secoli di <strong>acciughe</strong> in scatola e salame di granchio affumicato, il dna ariano-svedese ha prodotto una qualche alchimia per cui gli svedesi (e solo gli svedesi) riescono a scrivere ottimi gialli e soprattutto a vendere tanto.<br />Infondo a chi interesserebbe mai un giallista finlandese?</div>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17968681134174370015noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-78288646961911395822010-07-27T12:29:00.000+02:002010-07-27T12:51:31.137+02:00Ravennicoli si imbelletta<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOFfdeGvJvMCJR1Fx_uMdTJAMBxEkb_4VHAUw85-NDi_W5Hkfx0AfzrkfKd7P44i7OJgYt7_jXPLH2cW9z4a1hRDaK6jJw3lo6EzMUD1jBwG0vJDIQiIgQnBn_G5xWrHvQVpnoy7Jc6DAc/s1600/negative2.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5498536350402713554" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 289px; CURSOR: hand; HEIGHT: 400px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOFfdeGvJvMCJR1Fx_uMdTJAMBxEkb_4VHAUw85-NDi_W5Hkfx0AfzrkfKd7P44i7OJgYt7_jXPLH2cW9z4a1hRDaK6jJw3lo6EzMUD1jBwG0vJDIQiIgQnBn_G5xWrHvQVpnoy7Jc6DAc/s400/negative2.jpg" border="0" /></a><br /><div>Nell’epoca della bellezza, dove l’aspetto conta più della sostanza, dove l'abito fa il monaco mentre il monaco va ad escort, poteva forse Ravennicoli rimanere un blog dalla grafica basica e poco accattivante? ... In realtà sì, avrebbe potuto benissimo, ma grazie a uno sforzo sovrumano intellettivo e psicologico e al supporto dell’amicografico Gianluca "Prestigious" Achilli ecco la nuova ed esaltante veste di Ravennicoli. Certo i testi rimangono sempre sulla stessa onda e pure la penna è sempre quella, ma cosa volete… una cosa alla volta! no? </div>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17968681134174370015noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-78496968814634735592010-07-12T16:10:00.000+02:002010-07-22T17:53:58.123+02:00Il dottor Complotto: ovvero come imparai a non preoccuparmi e ad amare la cospirazione<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEM4BZZWleM49iCQirQcy7AzOvwBlASWncSyATynjOfqJpAQd3ZsThBI1pJBuTPtK1SlJl5KBJNuz-6Zlkedffe_HYnFowcQNvkSaC01BP7KjWsZd2s-eRZg367WZXauiYzaJ2DEkWdSV_/s1600/merkin.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5493022266760368066" style="display: block; margin: 0px auto 10px; width: 400px; height: 266px; text-align: center;" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEM4BZZWleM49iCQirQcy7AzOvwBlASWncSyATynjOfqJpAQd3ZsThBI1pJBuTPtK1SlJl5KBJNuz-6Zlkedffe_HYnFowcQNvkSaC01BP7KjWsZd2s-eRZg367WZXauiYzaJ2DEkWdSV_/s400/merkin.jpg" border="0" /></a><br /><div><br />Un successo clamoroso ottengono sempre più spesso le teorie del <strong>Complotto</strong>. Dietro ogni fenomeno, prevalentemente politico, ma non solo, che presenti una sfumatura di “mistero” (ovvero qualcosa di presumibilmente incognito o apparentemente poco chiaro) c’è subito una mente creativa che si arrovella per creare castelli sotterranei, reti occulte e misteri inquietatati.<br />Tra i maggiori successi del complottiano degli ultimi anni si ricordano il <strong>signoraggio</strong> bancario e l’attentato dell’<strong>11</strong> <strong>settembre</strong> (che sarebbe stato fortemente voluto dalla <strong>CIA</strong>). Accanto a questi i grandi classici come gli alieni tenuti nascosti nelle basi segrete in stile <strong>Area 51</strong>, <strong>elezioni truccate</strong>, servizi segreti e chi più ne ha più ne metta.<br /><br />La grande novità è però il ribaltamento della prospettiva.<br /><br />La teoria del complotto, infatti, nasce negli anni ‘50 dai cittadini impauriti (Dalla <strong>guerra fredda</strong>? Dalla noia di vivere?) che iniziarono a teorizzare complotti in cui i potenti del mondo li fregavano a loro insaputa per grandi interessi occulti e dal sapore un po’ Jamesbondiano di conquista del mondo, ma con un retrogusto un po’ irriverente verso le istituzioni e quasi un po’ anarchico.<br /><br />Oggi il gioco è <strong>ribaltato</strong>. Sono infatti gli stessi <strong>potenti</strong> a creare teorie del complotto per avere la solidarietà dei cittadini. Basta vedere la nostra piccola Italia dove il nostro piccolo primo ministro ha creato nell’immaginario diversi complotti per <strong>spaventare</strong> i cittadini e ottenere simpatia e compassione (nel senso di comune-sofferenza che avvicina i servi al padrone). Dopo il complotto dei magistrati che volevano “sovvertire l’ordine dello Stato facendo cadere il Governo e mettendomi in carcere” (cit. <strong>Berlusconi</strong>). L’ultimo ritrovato è il complotto delle intercettazioni “tutti gli italiani sono intercettati!”. Ma da chi? E per che cosa? Come si fa ad origliare milioni di persone? Esiste una nazione sotterranea di agenti che vivono nascostamente in sotterranei e seminterrati per conoscere le importantissime informazioni che scambiamo al telefono con amici e fidanzati sull’orario a cui incontrarsi alla pizzeria Da Gigi o la formazione scelta per il <strong>fantacalcio</strong> o con chi andremo al cinema la domenica?<br />In tutto questo panico diffuso per intercettazioni e processi mirati a sovvertire lo stato ci si dimentica troppo spesso di altri poteri ben più reali come la <strong>P2</strong>, senza teorie del complotto, lì il complotto c’era davvero ed è riuscito alla perfezione.</div>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17968681134174370015noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-40220537596993881482010-06-15T16:38:00.000+02:002010-06-15T16:41:03.581+02:00Arrampicatori di specchi - Extreme Mirror Climbing contest 2010Nominations:<br />Claudio Scajola per: "la casa era stata pagata a mia insaputa";<br />Governo Israeliano per: "I pacifisti erano pronti ad attaccarci";<br />Alfredo Milioni per: "I radicali si sono sdraiati davanti a me";<br />Daniele Luttazzi per "il plagio era tutto un esperimento sociologico".Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17968681134174370015noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-22780585031633767522010-05-25T18:04:00.000+02:002010-05-25T19:53:56.022+02:00Le intercettazioni terrorizzano i cittadini italiani<div align="justify"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxRwPX8AQ3sUGlZUocBexduC9f2m-E3siTUMl_vtvRpZotrX897i7vaPWLzL6moOYAtH6idwJKHhBCk6C5OEFsWQKUBIA6Ez8CS0A3gtevzZ4vJP_BLIacZWpjbfx4K6JfJWPJfTMHUKZE/s1600/spioni.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5475239665927303202" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 298px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxRwPX8AQ3sUGlZUocBexduC9f2m-E3siTUMl_vtvRpZotrX897i7vaPWLzL6moOYAtH6idwJKHhBCk6C5OEFsWQKUBIA6Ez8CS0A3gtevzZ4vJP_BLIacZWpjbfx4K6JfJWPJfTMHUKZE/s320/spioni.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="justify">Ecco il testo di una intercettazione telefonica che, sprezzanti della legge in via di approvazione, abbiamo deciso all’unanimità di pubblicare.<br /><br />Ore 11 dall’ufficio del dott. Mario Masella parte una telefonata diretta a una abitazione di via Pascoli a Fornace Zarattini. L’abitazione risulta intestata allo stesso Masella, ma al telefono risponde la signora Franca Rossi in Masella.<br /><br />- Pronto<br />- Ciao sono io<br />- Ah<br />- Ti volevo dire… che qui, abbiamo finito prima e… torno a casa, per pranzo.<br />- Va bene, cosa vuoi mangiare?<br />- Mi andrebbe il pesto.<br />- Bene, però ci devo mettere l’aglio, non è che poi asfissi i colleghi?<br />- Tranquilla, mettine pure due spicchi, come al solito, e aggiungi oltre ai pinoli delle noci, ce ne sono?<br />- Sì, sì. Passa a prendere il pecorino però che è finito…<br />- Non faccio in tempo, mettici il Parmigiano.<br />- Va bene, a che ora butto la pasta.<br />- Mah, arriverò sull’una.<br />- A dopo, ciao<br />- Ciao<br />A questo punto la conversazione si interrompe bruscamente. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2l1TAvpBhts4o746pF5rm5Ud9e8gJXO9ez0mTQwGq51cAP3CIWn4vvclknf9qQif3pwLto4jPeKmq4HtJM3AgFa-3JIqkdB7AGUqGe2_wpciJwgrCk4FfsGhRiCcWkzdEh-O_JsisUZ8F/s1600/3251651362_5ef5e48744_o.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5475239945444284194" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 274px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2l1TAvpBhts4o746pF5rm5Ud9e8gJXO9ez0mTQwGq51cAP3CIWn4vvclknf9qQif3pwLto4jPeKmq4HtJM3AgFa-3JIqkdB7AGUqGe2_wpciJwgrCk4FfsGhRiCcWkzdEh-O_JsisUZ8F/s320/3251651362_5ef5e48744_o.jpg" border="0" /></a></div><br /><br /><br /><br /><br /></div><div align="justify"> </div><div align="justify"> </div><div align="justify"> </div><div align="justify"> </div><div align="justify"> </div><div align="justify"> </div><div align="justify"> </div><div align="justify"> </div><div align="justify"> </div><div align="justify"> </div><div align="justify">Chi ha paura delle intercettazioni non sono i mafiosi o i politici corrotti che temono di essere beccati mentre combinano affari loschi, come vogliono farci credere i compagni di Magistratura Sovietica, ma sono i semplici cittadini!<br />I cittadini italiani sono palesemente terrorizzati dalle intercettazioni perché vogliono tenere segrete le proprie ricette. Per questo sperano in un provvidenziale intervento legislativo che obblighi a bloccare le intercettazioni al più presto! In seguito a una fuga di notizie pare che alcune di queste ricette, sapientemente intercettate dagli uomini del CITRO (Complotto Italiano Toghe Rosse Organizzate) sarebbero alla base del libro “Cotto e mangiato” di Barbara Parodi e del suo successo commerciale. Sproniamo dunque il Governo ad intervenire al più presto con questa legge per tutelare i cittadini presi di mira con cotanta veemenza. </div>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17968681134174370015noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-70052687661319785092010-05-14T10:37:00.000+02:002010-05-14T10:59:53.976+02:00In morte della lingua Italiana: Come cinema, tv, giornali e teatro vogliono obbligarci al “linguaggio unico”<div align="justify"><br />“Parlare così non è corretto”. “Quel <strong>termine</strong> non è appropriato, è un po’ dialettale”. “La “è” va apèrta”.<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLeNRNKod7Ff6tUDW4rAIqQs08xUPtXBN7Iahvpt4xJ8nxLo4jecaly1oKAJBm-iQz6pB6j9o2auypow1UbC1lcG0AA1Vy2rBQWNHbe8teQFjWm2XJy5k5hz5KCSSV-By6ET4dErfHXXwn/s1600/Brodo+di+parole.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5471044036689274370" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 350px; CURSOR: hand; HEIGHT: 266px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLeNRNKod7Ff6tUDW4rAIqQs08xUPtXBN7Iahvpt4xJ8nxLo4jecaly1oKAJBm-iQz6pB6j9o2auypow1UbC1lcG0AA1Vy2rBQWNHbe8teQFjWm2XJy5k5hz5KCSSV-By6ET4dErfHXXwn/s320/Brodo+di+parole.jpg" border="0" /></a>Nell’Anno Domini 2010 ancora i tutori della corretta dizione dell’Italiano ci illuminano su quali termini rientrano nel vocabolario corretto e quali no. Qual è la pronuncia “giusta” e quale quella “sbagliata”. Ora: perché dovremmo parlare tutti nello stesso modo? Perché i modelli di riferimento dovrebbero essere Barbara D’Urso o Massimo Giletti e non Stecchetti o <strong>Pasolini</strong>? È possibile adottare un <strong>linguaggio</strong> e un accento che non sia la dizione televisiva.<br />Dopo aver <strong>ucciso i dialetti</strong> del nord Italia in nome della modernità (per poi piangerli e farli riscoprire a qualche geniale poeta rimpianto solo dopo la morte) ora l’intento della cultura dominante è quello di sopprimere anche gli accenti locali e quel ricco sottobosco di termini e <strong>frasi peculiari</strong> di alcune piccole aree.<br />“<strong>Tradurre</strong>” in italiano certe parole come “<strong>patacca</strong>” o “spampanato” è impossibile senza ucciderne il significato. In questo modo si perde una ricchezza inestimabile figlia della storia di un popolo, quello italiano, nato da milioni di piccoli rivoli culturali che hanno creato la ricchezza di questi territori. Sarebbe come decidere che la pasta sono solo maccheroni e, di conseguenza vietare i tortellini, perché non rientrano in queste due categorie. </div><div align="justify"><br /></div><div align="justify"><strong>Giornali, televisione, cinema e teatro</strong> stanno aiutando questo processo livellando termini e il linguaggio. Se l’unità linguistica fu intesa negli anni ’50 come “l’ultima fase dell’<strong>unità d’Italia</strong>”, oggi svolge la funzione inversa, la scomparsa della ricchezza delle diverse tradizioni territoriali rischierebbe infatti di provocare una deriva qualunquistica del linguaggio.<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiry3WLZowdK1I_0OpF4-Y65WvLlDvikElGQkKT4QB5MLAdSqbVCaDQrHsUvVXFUpnXMhS1TSpz2nYbDdjlEa2pylDn_mPi59IxZ9zm3u7vHd7wq9CyQMrcQQP-AmG8g9gRXFKdN07LKM3W/s1600/Bart1.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5471047174216498290" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 388px; CURSOR: hand; HEIGHT: 220px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiry3WLZowdK1I_0OpF4-Y65WvLlDvikElGQkKT4QB5MLAdSqbVCaDQrHsUvVXFUpnXMhS1TSpz2nYbDdjlEa2pylDn_mPi59IxZ9zm3u7vHd7wq9CyQMrcQQP-AmG8g9gRXFKdN07LKM3W/s320/Bart1.jpg" border="0" /></a><br />Perché gli unici <strong>accenti</strong> permessi al cinema e in televisione sono il romano, il napoletano e sono accettati solo se si tratta di personaggi comici o se si parla di crimine organizzato?<br />Le persone normali in giro per lo stivale parlano con accenti diversi e usando termini e modi di dire che legati al territorio. Le persone vere non parlano lo stesso italiano del cinema e della tv. È interessante vedere con quanti termini vengono declinate alcune parole. Ad esempio “i rifiuti” diventano “il rusco” in Romagna, “la <strong>monnezza</strong>” a Napoli, “il lercio” in Toscana, ecc. Molteplicità che giunge fino a termini relativamente recenti come le bizzarre traduzioni locali del chewing-gum che diventa “gomma”, “cicca”, “ciga”, “cingomma”.<br /><br />Ci sono <strong>frasi</strong> che in alcune città hanno un significato e subito fuori dalle mura non significano più nulla. Queste bizzarrie semantiche nascondono a volte una vera propria filosofia o più semplicemente una aneddotica. Ad esempio “dammi il tiro” a Bologna significa “apri la porta”, “se lo accolla” a Palermo significa che “aderisce con entusiasmo” (traduzione che non rende l’idea appunto!). Ma fuori da quella piccola <strong>comunità</strong> non ha più un <strong>significato</strong>.<br />Questa è per me la vera ricchezza della <strong>lingua italiana</strong>. Sarebbe bello non farla <strong>schiattare</strong>.</div>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/17968681134174370015noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-17913222374281482442010-04-12T17:35:00.000+02:002010-04-12T17:35:16.247+02:00I giovani sono vecchiI giovani non sanno più essere giovani. Si potrebbe dire “Ah! Non ci sono più i giovani di una volta”. Perché ormai sentendo parlare questi nuovi baldi giovinotti allo sbaraglio buttatisi (o venir buttati) in prima linea in politica (ma non solo) per tentare di fare una carriera lampo, in un paese che di “lampo” ha solo quella dei pantaloni, si rimane un po' perplessi.<br />
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<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicbzrH8woCBwwlqBwZVfUIw8MfcW1PSXloiklI8jKjBv-VbEYuLJH4VPyPcX4Ug3G-q5EOruucxLQ9lUwQVV72q-8r3zmK6YFoP4N5I4L5ITLO-gXDFdQnkE70fmPiGkjVXcAa9EXdQT0/s1600/cravatte.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicbzrH8woCBwwlqBwZVfUIw8MfcW1PSXloiklI8jKjBv-VbEYuLJH4VPyPcX4Ug3G-q5EOruucxLQ9lUwQVV72q-8r3zmK6YFoP4N5I4L5ITLO-gXDFdQnkE70fmPiGkjVXcAa9EXdQT0/s320/cravatte.jpg" wt="true" /></a>‘sti giovini che gridano “al vecchio!” paiono in realtà spesso privi di idee nuove e infarciti di frasi fatte mangiate a colazione e vomitate a pranzo. Giovani che ripetono pappardelle imparate a memoria come per le interrogazioni di prima media. Clonando anche le stesse frasi fatte dei vip che hanno ascoltato in televisione che siano i discreditati eroi del reality o gli illustri e dotti parolieri dell’intellighenzia il risultato non cambia. Si va così creando un amalgama di grandi fratelli del sentito dire. </div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;"><br />
</div>‘sti ragazzoni vengono sventolati come pallide bandire sull’asta tenuta in mano da “quei vecchi” che non hanno la ben che minima intenzione di lasciar posto a nessuno, tantomeno a uno stolto sbarbatello. Sono tuttavia ben disposti a farsi scudo del suo corpo.<br />
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“La stagione del rinnovamento”, “Bagno di umiltà”, “sta suonando un campanello d’allarme”, “è il momento di rimboccarsi le maniche” sono solo alcune delle frasi che non voglio più sentire da uno che ha vent’anni. Come cazzo parli? Mi viene da chiedere a codesto giovine forgiato a immagine e somiglianza delle stesse persone che sta criticando. Cosa vuol dire quello che dici? Lo sai? Ti stavi ascoltando o ti eri distratto? O anche solo: prova a dirlo con altre parole, forse ti accorgerai di non essere d’accordo con te stesso.Più Notiziehttp://www.blogger.com/profile/06423148553118785581noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-81558176171760257382010-03-31T15:45:00.000+02:002010-03-31T17:20:39.919+02:00"Come è potuto succedere?" - Il dramma continuo delle elezioni italiane<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;">Oggettivamente è difficile pensare che il voto a Cota sia basato sul ragionamento “questo si che è uno bravo ad amministrare, ora lo voto”. In confronto a un comizio di Cota paiono pensieri di un filosofo post kantiano anche le grida dell’arrotino. E questo fa riemergere l’annosa domanda “Come è potuto succedere?”</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"><br />
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</div><div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyx3_FI2vnRB5y0Jw_Uw6hb0wPJPJZSZr_lsqsPj3aZZhcEpuz3tXtYJImqre-Cj7jc5hKIWYpUO_O3ERzzrKNhjE32Gui0cQ0b4JG8R_Wgq1G6KdpU7aXJQo0X8-B73uaTxQwGpOOTqk/s1600/diversamente+occupati+-+DSC_1475b.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" nt="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyx3_FI2vnRB5y0Jw_Uw6hb0wPJPJZSZr_lsqsPj3aZZhcEpuz3tXtYJImqre-Cj7jc5hKIWYpUO_O3ERzzrKNhjE32Gui0cQ0b4JG8R_Wgq1G6KdpU7aXJQo0X8-B73uaTxQwGpOOTqk/s320/diversamente+occupati+-+DSC_1475b.jpg" /></a></div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;">“Come è potuto succedere?” questa è la frase che viene ripetuta dagli increduli elettori di sinistra al termine di ogni scrutinio (compresa la magra vittoria prodiana). “Dopo tutto quello che ha fatto Berlusconi! Le tangenti, le ragazzine, i mille vili trucchetti per sfuggire al tribunale, cosa deve fare più di così? Andare a menare gli italiani a casa uno ad uno?”. </div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><br />
</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;">La risposta a questa semplice domanda me l’ha data Alberto, un giovane e convinto elettore del PdL “Credi che prima non lo sapessi quello che faceva Berlusconi? L’ho sempre saputo, tutti lo hanno sempre saputo, ma non ci importa nulla”. </div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><br />
</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;">Non importa nulla? Ma perché? “Il voto al Pd è un voto contro Berlusconi” dice l’azzurro. “Il voto a Di Pietro? Quello bèh che è un voto contro Berlusconi!”. Il voto a Grillo è un voto contro Berlusconi e anche contro il Pd. L’astensione è un voto contro Berlusconi, contro il Pd e pure contro Grillo. </div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><br />
</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;">Ma anche il voto a Berlusconi è diventato un voto contro. Contro la sinistra e contro la magistratura (ovvero il dovere di rispettare le leggi). Il voto alla Lega non è altro che un voto contro gli immigrati, non è un voto per qualcosa, ne tantomeno per una visione nuova. </div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><br />
</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;">Se una volta il voto alle amministrative era per decidere chi amministra al meglio una regione o un comune, oggi è diventato un messaggio politico contro qualcuno, contro il Governo, contro l’opposizione, o anche contro tutta la politica.</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">CAMPAGNA VIRTUALE</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjw8gHKVg2OTEJiUHkGU8UIk_GeW-Hof9l4R9yj6XIsOioZJY7ASJ9TP_7oeBrp0LGH4CywLht63n5YY7lf3nCoEe_AgMj8Kv7mDOcfu0welXhicAuMgUhlPbMBsopqhiaAGTSItGpfUV0/s1600/diversamante+occupati+-+manifesto2bassa.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" nt="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjw8gHKVg2OTEJiUHkGU8UIk_GeW-Hof9l4R9yj6XIsOioZJY7ASJ9TP_7oeBrp0LGH4CywLht63n5YY7lf3nCoEe_AgMj8Kv7mDOcfu0welXhicAuMgUhlPbMBsopqhiaAGTSItGpfUV0/s320/diversamante+occupati+-+manifesto2bassa.jpg" /></a></div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;">Un’altra analisi da fare è quella legata alla frase con cui la sinistra si ripropone di recuperare le uova rotte nel paniere: “Scendiamo tra la gente”. Ma dove sono sti partiti che scendono tra la gente? In Emilia Romagna hanno avuto il boom di voti la Lega e i grillini. Ma dove sono? I voti sono dati a conseguenza di un sentore nazionale in cui il ruolo dei singoli territori ha valore solo come tradizione. Il voto non avendo più ideologia si aggrappa alla abitudine familiare da un lato e alla “moda” dall’altro. I partiti che hanno un’immagine più in voga prendono più voti. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Uno dei lati da notare del fenomeno Grillo, come dell’ogranizzazione del No-B day e il picco di ascolti del Rai per una notte è internet. Se Berlusconi ha capito per primo in Italia che avere in mano la televisione voleva dire tenere in mano il paese, oggi la tecnologia ha nuove armi di influenza, peraltro più convincenti, perché considerate più informali, più dirette e in qualche modo più sincere.</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><br />
</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;">Oggi internet può spostare circa il 5% dei voti, soprattutto quelli dei giovani, che non hanno ancora abitudini di voto così radicate. Questo lo aveva capito Obama, che ha fatto moltissima “campagna virtuale” e lo ha capito anche Grillo.</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><br />
</div>Più Notiziehttp://www.blogger.com/profile/06423148553118785581noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-83373152537381625492010-03-26T11:00:00.000+01:002010-03-26T11:49:10.371+01:00La lunga notte dell'informazione - Rai per una notte<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmf-eUsRB9gYR4ftsC09UB9FqLWSsGPawTJZ_rqWpU16duWXRAJ8D4lAaa4u3ukQrAbJ0NqhhO-UfS6vNrvZ-Ra0FezYZYYQbcIr9G6kLTE2MPKegpxppWsFbZNeBWED6vU9WnJbw-3zo/s1600/marzo+091.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5452882987574477618" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 300px; CURSOR: hand; HEIGHT: 400px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmf-eUsRB9gYR4ftsC09UB9FqLWSsGPawTJZ_rqWpU16duWXRAJ8D4lAaa4u3ukQrAbJ0NqhhO-UfS6vNrvZ-Ra0FezYZYYQbcIr9G6kLTE2MPKegpxppWsFbZNeBWED6vU9WnJbw-3zo/s400/marzo+091.jpg" border="0" /></a><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi31y5OGDvhD82dH073N4a5p_yYmSnKwOAnjg67h4TVptPrw0G4ewntrYOWzoXFvHWHivKoBVXnbTHhGS-Jj-xzzPXe8hB7M0F9h501mw0s22aB9akult_vYbzeKw75pEyWwoFtSKQY6NQ/s1600/marzo+073.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5452882982485078034" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 300px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi31y5OGDvhD82dH073N4a5p_yYmSnKwOAnjg67h4TVptPrw0G4ewntrYOWzoXFvHWHivKoBVXnbTHhGS-Jj-xzzPXe8hB7M0F9h501mw0s22aB9akult_vYbzeKw75pEyWwoFtSKQY6NQ/s400/marzo+073.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgR4m1BypG8gpRbVi5tjqcoAA72ZAXSxx3MptwwrX6pj3avZnurq1nmg_4l2pgXe6e-_sbIyW4j-lcDNNQVbptAQgJP7Hzv6H8npWXSIfu4emfwmGsRWKc-eaubxBZfqny-Ph8uyUuZ_Y/s1600/marzo+068.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5452882978218295218" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 300px; CURSOR: hand; HEIGHT: 400px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgR4m1BypG8gpRbVi5tjqcoAA72ZAXSxx3MptwwrX6pj3avZnurq1nmg_4l2pgXe6e-_sbIyW4j-lcDNNQVbptAQgJP7Hzv6H8npWXSIfu4emfwmGsRWKc-eaubxBZfqny-Ph8uyUuZ_Y/s400/marzo+068.jpg" border="0" /></a><br /><br /><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9ntBAbU9hYV_kch5iAESAf-Fk1qfjlWaqQeFf37_PLduFw0IOiNvPdn3OJxFqls1ij_D8nqIuEHWpKXG30s5-Tyw9qExTMsACGHR1oAu3-LcPJ78xzfyNcyIFlI4TAIZ4pUdL_mPQxhY/s1600/marzo+053.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5452882969416137922" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 300px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9ntBAbU9hYV_kch5iAESAf-Fk1qfjlWaqQeFf37_PLduFw0IOiNvPdn3OJxFqls1ij_D8nqIuEHWpKXG30s5-Tyw9qExTMsACGHR1oAu3-LcPJ78xzfyNcyIFlI4TAIZ4pUdL_mPQxhY/s400/marzo+053.jpg" border="0" /></a><br /><br /><br /><br /><div>“Anno Uno, Berlusconi Zero” si legge su un manifesto davanti al Pala Dozza dove arriva il pullman organizzato dall’associazione Ravenna Punto a Capo che si unisce ad altre centinaia di associazioni che sostengono la liberà di espressione.<br />Una trasmissione davvero unica. Il palazzetto è gremito da migliaia di persone e milioni stanno seguendo la trasmissione, oscurata dalla Rai, dai maxischermi nelle piazze, dai computer, in radio o da canali satellitari; segno che la libertà di espressione, come un fiume carsico, non è arginabile. “Rai per una notte”, organizzata dai sindacati dei giornalisti Fnsi e Usigrai è un segno forte, come non era successo mai, nemmeno dopo l’ “editto bulgaro” che otto anni fa aveva espulso dalla Rai il compianto Enzo Biagi, Santoro e Luttazzi. Una serata che non sarebbe potuta nascere se non dopo il sussulto popolare che ha riempito le strade di Roma con lunghi cortei Viola. “Il Goverono deve governare, non comandare” dice una voce al microfono prima che inizi la diretta e il palazzetto esulta come con non aveva mai fatto per nessun successo della Fortitudo, che solitamente gioca nella sua struttura. Perché solitamente la televisione ha luoghi più consoni per essere trasmessa, solitamente.<br /><br />Gli ospiti della serata sono numerosissimi dal tagliente Travaglio a un Luttazzi “che sarà sicuramente denunciato”, Floris, Lerner, Iacona, musicisti come Nicola Piovani (che esegue dal vivo la musica della sigla di Anno Zero), Elio e le Storie Tese e i contributi di Benigni, Crozza e molti altri, ma soprattutto una marea di persone, soprattutto giovani. “Agli italiani piace farsi comandare a bacchetta, se poi si accorgono che non va bene quello che fa chi comanda lo impiccano a testa in giù. Ci vorrebbe una rivoluzione” dice il regista Monicelli al microfono di Sandro Ruotolo. "l'uso che Berlusconi ha fatto della Tv pubblica è un uso criminoso" ha detto Luttazzi "...erano otto anni che aspettavo di dirlo".</div><div>“Andrò a cercare la libertà in Zimbabwe” scherza Beningni ironizzando sul testo delle intercettazioni in cui il direttore della Rai affermava che le richieste di Berlusconi non sarebbero state accettate nemmeno nello Zimbabwe. Ma l’ospite più rilavante il pubblico, un’onda di giovani festosi che dopo la serata invade Bologna con musica e parole.<br /><br />“Un bravo giornalista deve far arrabbiare almeno una persona al giorno” è la frase che dicono ai giornalisti quando vengono assunti alla BBC. A giudicare dall’esito direi che questa serata è sicuramente stata una serata di vero giornalismo.</div></div></div></div>Più Notiziehttp://www.blogger.com/profile/06423148553118785581noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-61505359389531605272010-03-23T17:54:00.000+01:002010-03-23T18:02:58.436+01:00La polizia replica duramente alle accuse del Governo<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivzdmN-HfFb34cjJvT811YgEBP9u7ZTOrnAciXq89F1eij6QGq51KXzGfcz-HuJZstNCSZsP7tO-VGajSbsyo5lXUsnjfLhc4_E5-X5jLS4skVjPgKnd-rkDfMlqdZaBfh8BjijrMXw8I/s1600-h/polizia.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5451875460684368466" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 466px; CURSOR: hand; HEIGHT: 341px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivzdmN-HfFb34cjJvT811YgEBP9u7ZTOrnAciXq89F1eij6QGq51KXzGfcz-HuJZstNCSZsP7tO-VGajSbsyo5lXUsnjfLhc4_E5-X5jLS4skVjPgKnd-rkDfMlqdZaBfh8BjijrMXw8I/s320/polizia.jpg" border="0" /></a><br /><div>COMUNICATO STAMPADEL 21 MARZO 2010Oggetto: Il Pdl attacca la Questura di Roma sui numeri della manifestazione di ieri.Maccari (COISP): “Questo Governo è una farsa senza precedenti… non perde tempoper pugnalare la Polizia alle spalle, si vergogni!”Un Governo che sfila contro un altro potere dello Stato (visto che ieri a Roma abbiamo sentito soloslogan contro la Magistratura che è un potere dello Stato) e che smentisce i propri organismi (vistoche stamattina gli organizzatori della manifestazione di Roma contestano i dati della Questura che, sequalcuno se lo fosse dimenticato, è composta da uomini della Polizia che si chiama di Stato…).Questo è il paradosso kafkiano, il festival dell'assurdo che sta vivendo in questo momento l'Italia,probabilmente senza neanche accorgersi della gravità di quanto accade. Franco Maccari, SegretarioGenerale del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia - attacca duramente le osservazioni deirappresentanti del Governo e lo stesso Premier che “nel tentativo di accreditare un altro suofallimento - dice Franco Maccari - fa pronunciare ai suoi uomini parole dai contenutipericolosissimi. Cosa spera di ottenere se Gasparri parla di un Questore in coma etilico e Cicchittodefinisce la Polizia deviata? Glielo diciamo noi cosa otterrà - dice ancora Maccari - un violentoscontro sociale senza precedenti in cui i mandanti, questa volta in maniera palese, (in altri tempi lofurono in maniera oscura), saranno proprio i rappresentanti del Governo che dovrebbero tutelare lasocietà e non darla in pasto ai beceri istinti di chi, nel nome di un'impunità che sente arrivare dall'alto,si sentirà autorizzato a sbeffeggiare il lavoro di tutti quei Poliziotti impegnati nella tutela dellasicurezza e della legalità”.“Caro Presidente Berlusconi - dice ancora il Segretario Generale del Coisp - ci giunge voce, e non èsolo una voce, che il suo coordinatore nazionale abbia inviato una lettera ai delegati abruzzesi per"intimargli" di raggiungere il numero di cinquanta pullman per Roma. Sa cosa significa questopoliticamente? Significa che quella piazza la volevano in pochi, significa caro Presidente, che i primia mettere in pericolo la gestione dell'ordine pubblico sono stati i suoi uomini intimando alla gente dipartecipare. Questo Governo è la farsa di se stesso – conclude il leader del Sindacato Indipendentedi Polizia - non una parola da quel palco è stata pronunciata in favore delle Forze dell'Ordine, non unprovvedimento è stato annunciato sulla sicurezza nelle città. Eppure c'erano candidati alle presidenzedi regioni “ad alto rischio” come la Calabria, che hanno fatto la parte dei servi sciocchi, cantando lacanzone che il padrone aveva ordinato loro di cantare. Presidente il vero coma etilico è quello in cuiLei tenta di mandare questo Paese ubriacandolo di un vino di ultima scelta”.Con gentile richiesta di pubblicazione e consueta attenzione giornalistica.</div>Più Notiziehttp://www.blogger.com/profile/06423148553118785581noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5757888198424336513.post-88490944826020315412010-03-18T15:59:00.000+01:002010-03-18T17:07:39.549+01:00Così si misura in Rumagna<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDLLvDXzyQqazM8QN1__BBENpCTxuQQklnBHjRkImIMhvT4HvbGi0gAL7tyGjRs-eNCQhC1VgLbbSm4k_IV0imcByJUJ78TiigBOzjFPeVdo7HdB8DYq20EfAgdh5yJtm7oHeATyAYzCY/s1600-h/porco+maiale.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449991785030725218" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 137px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDLLvDXzyQqazM8QN1__BBENpCTxuQQklnBHjRkImIMhvT4HvbGi0gAL7tyGjRs-eNCQhC1VgLbbSm4k_IV0imcByJUJ78TiigBOzjFPeVdo7HdB8DYq20EfAgdh5yJtm7oHeATyAYzCY/s320/porco+maiale.jpg" border="0" /></a>La misura più piccola è un cichinen<br />Cun 10 cichinen us fa un pizgot<br />Cun 10 pizgot us fa un pogn<br />Cun 10 pogn us fa un zemna<br />Con 10 zemna us fa una sportal<br />Con 10 sportal us fa un sac<br />Cun 10 sec us fa un car<br />Cun 10 cher us fa una caruvana<br />Cun 10 caruvan us fa un treno<br />E cun 10 treno us fa un sbrombal<br /><br />Piò d’ice us schopa!Più Notiziehttp://www.blogger.com/profile/06423148553118785581noreply@blogger.com1