martedì 25 maggio 2010

Le intercettazioni terrorizzano i cittadini italiani



Ecco il testo di una intercettazione telefonica che, sprezzanti della legge in via di approvazione, abbiamo deciso all’unanimità di pubblicare.

Ore 11 dall’ufficio del dott. Mario Masella parte una telefonata diretta a una abitazione di via Pascoli a Fornace Zarattini. L’abitazione risulta intestata allo stesso Masella, ma al telefono risponde la signora Franca Rossi in Masella.

- Pronto
- Ciao sono io
- Ah
- Ti volevo dire… che qui, abbiamo finito prima e… torno a casa, per pranzo.
- Va bene, cosa vuoi mangiare?
- Mi andrebbe il pesto.
- Bene, però ci devo mettere l’aglio, non è che poi asfissi i colleghi?
- Tranquilla, mettine pure due spicchi, come al solito, e aggiungi oltre ai pinoli delle noci, ce ne sono?
- Sì, sì. Passa a prendere il pecorino però che è finito…
- Non faccio in tempo, mettici il Parmigiano.
- Va bene, a che ora butto la pasta.
- Mah, arriverò sull’una.
- A dopo, ciao
- Ciao
A questo punto la conversazione si interrompe bruscamente.





Chi ha paura delle intercettazioni non sono i mafiosi o i politici corrotti che temono di essere beccati mentre combinano affari loschi, come vogliono farci credere i compagni di Magistratura Sovietica, ma sono i semplici cittadini!
I cittadini italiani sono palesemente terrorizzati dalle intercettazioni perché vogliono tenere segrete le proprie ricette. Per questo sperano in un provvidenziale intervento legislativo che obblighi a bloccare le intercettazioni al più presto! In seguito a una fuga di notizie pare che alcune di queste ricette, sapientemente intercettate dagli uomini del CITRO (Complotto Italiano Toghe Rosse Organizzate) sarebbero alla base del libro “Cotto e mangiato” di Barbara Parodi e del suo successo commerciale. Sproniamo dunque il Governo ad intervenire al più presto con questa legge per tutelare i cittadini presi di mira con cotanta veemenza.

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