mercoledì 13 gennaio 2010

Regole Governative su Come Evitare un altro No-B Day con il Bavaglio Informatico



In silenzio ma è partita. La manovra per evitare altri No-B Day e movimenti di dissidenti potenzialmente “pericolosi” che potrebbero destabilizzare l’ordine costituito è già in mezzo a noi.
Ha un nome innocuo, un numero articolo 50-bis del Ddl 733, ovvero del pacchetto sicurezza, ed è già stato approvato. Sul testo del Ddl leggiamo che per “attività di apologia o di istigazione in via telematica sulla rete internet, il Ministro dell'interno, in seguito a comunicazione dell'autorità giudiziaria, può disporre con proprio decreto l'interruzione della attività indicata, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine”. Ora potrebbe seguirlo un ulteriore provvedimento ancora più esplicito, motivato dall’effetto “statuetta del duomo”, anche se con la rete ha ben poco a che spartire.

Così, mentre Google minaccia di boicottare le censure (sempre più gravose) del governo Cinese e la Francia approva uno dei provvedimenti più duri contro la pirateria, con multe fino a 25 mila euro, l’Italia punta a limitare la libertà di espressione. Facebook e alcuni blog, tra cui quello di Grillo, che è il più visitato dello stivale, sono al centro del mirino.

Fortunatamente i “tecnici” del Governo sono degli incompetenti (lo si evince anche da come usano goffamente la terminologia tecnica) e non sanno che la rete non è imbrigliabile. Possono limitare Facebook, possono sorvegliare Blogger o Wordpress, ma come ucciso Napster è nato E-mule e dopo E-mule i torrent nasceranno siti sempre più incontrollabili e imprevedibili, perchè internet è come un fiume inarrestabile, trova sempre un’altra strada per arrivare al mare.

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